Modulo online di ricerca giurisprudenziale
Prova a inserire tre parole nel form qui sotto e verifica se sei stato capace di scegliere quelle giuste per inquadrare il caso che ti interessa.
Ma prima di affidarti ciecamente ai risultati del web leggi il seguito di questo post.
La ricerca giuridica è una attività complessa.
Lo sanno quelli (molti) che hanno provato almeno una volta a fare una ricerca su Google per trovare la risposta a un quesito legale.
L’intelligenza artificiale, che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante, promette di riuscire a fornire risposte pertinenti anche in materia di diritti.
Oggi, a quanto pare, si possono chiedere pareri legali anche ad Alexa, il noto software (e relativi tools) di Amazon.
Eppure i professionisti – in questo caso, gli avvocati – rimarranno centrali e imprescindibili nell’interazione con il cliente, in quanto portatori di una formazione specifica che gli consente di interpretare correttamente i risultati della ricerca e condurre un’appropriata interlocuzione professionale.
Prima di tutto saper ascoltare e intervenire al momento giusto e con le parole giuste, per indirizzare il discorso verso una meta appropriata, sapendo comprendere qual è il focus del problema.
Basti dire che spesso i clienti degli avvocati hanno le idee molto confuse e la prima ora del colloquio è necessaria solo per sciogliere quel coacervo di petizioni di principio, istanze psicologico/emotive e mire materiali e per riuscire in tal modo a capire quale sia l’effettivo interesse del richiedente.
La sintesi è la parte più importante e molto spesso ineffabile del parere. E’ il terreno sul quale l’intelligenza artificiale stenta ancora a copiare la mente umana.
Gli ingredienti della sintesi sono, in misura di volta in volta mutevole, la conoscenza, l’esperienza, la sensibilità, l’intuito, il buon senso e, perché no, un pizzico sapientemente mixato di prudenza e azzardo, tutti fattori che, nel caso concreto l’intelligenza artificiale non è in grado di mettere insieme.
Questo post costituisce una sorta di provocazione e vorrebbe servire a far comprendere le difficoltà e le insidie della ricerca in campo giuridico e giurisprudenziale. Non prendetene per buoni i risultati senza un adeguato parere legale. Studio Legale Leo non assume alcun obbligo specifico di risposta e condurrà le eventuali interazioni senza conservare e trattare alcun dato personale, se non nei limiti strettamente necessari per fornire un primo riscontro.